Navetta Calata di Massa: urge la soluzione
L'intervento del Sindaco Giovanni De Martino
La recente ed improvvisa soppressione del servizio di navetta all’interno del Porto di Napoli ha creato gravissimi disagi all’utenza e, soprattutto, ai residenti nelle isole del Golfo.
E’ indubbio che si deve trovare una immediata soluzione al problema che riveste il carattere di urgenza al fine di restituire all’utenza un servizio indispensabile ad agevolare i collegamenti marittimi tra Napoli e le isole.
“Pur prendendo atto della volontà dell’Autorità Portuale di riorganizzare l’intera funzionalità dei servizi e dell’accesso all’interno dell’intero comprensorio portuale di Napoli” " dichiara il Sindaco di Capri, Giovanni De Martino " “ non è possibile accettare passivamente la soppressione, imprevista ed improvvisa, di uno dei servizi di maggiore efficienza nell’ambito dei collegamenti tra i nostri territori e Napoli. Il disagio è ancora più grave se si pensa alla totale inesistenza di percorsi pedonali sicuri e dedicati nel tratto che collega Calata di Massa ed il Molo Beverello. Chi ha il coraggio di spostarsi a piedi in questo tratto si trova esposto all’intenso traffico autoveicolare, tra l’altro di grossi automezzi merci, a dover superare barriere, recinzioni, dissuasori ed altro, a transitare davanti a depositi e capannoni, a camminare, nelle ore serali, al buio, etc.. Tutto questo è avvenuto in sfregio agli accordi condivisi e sottoscritti nel 2007 tra Autorità Portuale ed i Comuni delle isole quando si inaugurò la stazione di Calata di Massa. Oltre alla carenza di adeguate condizioni di sicurezza dei camminamenti, non si è tenuto conto del disagio creato soprattutto agli utenti con particolari difficoltà fisiche. Solleciteremo l’Autorità Portuale a risolvere il problema, anche in via transitoria fino alla organizzazione di un servizio alternativo ma parimenti valido e funzionale, tenendo informato il Prefetto che ha già mostrato grande attenzione e sensibilità sulla questione. Naturalmente ci coordineremo con gli altri Comuni delle isole del Golfo anche per evitare che il protrarsi di questa incresciosa situazione possa sfociare in azioni di protesta più eclatanti.”