Il Sindaco ha incontrato l'AD di Terna, Del Fante e la Direttrice del MISE, Romano
"I lavori di Terna saranno ultimati entro la Primavera . Si avvicina lo spegnimento della Centrale Sippic"
Si è tenuto ieri, presso gli uffici romani di Terna, un importante incontro tra l'ad della società Matteo Del Fante, il capo divisione Giuseppe Lasco e, per il Comune di Capri, il sindaco Giovanni De Martino e l'Assessore Anna De Simone.
L'incontro era stato richiesto in via urgente dal Sindaco alla luce degli ultimi preoccupanti episodi accaduti presso la Centrale Sippic.
Gli amministratori isolani hanno dato atto a Terna dell'attività frenetica con cui stanno procedendo i lavori che, come confermato dai massimi responsabili della società, saranno ultimati entro la prossima primavera.
Si sono avute assicurazioni anche sulle problematiche riguardanti i locali tecnici individuati per la collocazione delle apparecchiature di trasferimento dalla alimentazione della nuova stazione elettrica alle linee di distribuzione alla utenza: per questo motivo non dovrebbero subentrare ulteriori intoppi ai lavori in corso.
In un clima di reciproca collaborazione, tra le parti sono stati definiti gli ultimi passi che garantiranno l'alimentazione energetica dell'isola con la terraferma arrivando così allo spegnimento della centrale elettrica Sippic.
Nel pomeriggio gli amministratori di Capri hanno incontrato anche la dott.ssa Rosaria Romano, direttrice generale del Mise per il mercato elettrico, le rinnovabili e l'efficienza energetica, per un aggiornamento sulle fasi del programma in corso per Capri.
In questo incontro è stata confermata la massima attenzione del Ministero su quanto indispensabile a portare a termine la prima fase dell'opera che consentirà l'allacciamento della nuova stazione elettrica al sistema di distribuzione dell'energia sull'isola.
Nel corso degli incontri gli amministratori di Capri hanno sottolineato: "Siamo a pochi metri dal traguardo: dopo questo passo la centrale Sippic dovrà essere spenta e rimanere solo come sistema di riserva a freddo, in modo da evitare qualsiasi altra emissione inquinante.
Su questo la volontà dell'Amministrazione di Capri è chiara: vogliamo che la centrale sia spenta perché, nel peggiore dei casi, preferiamo qualche ora di black out piuttosto che altri anni di inquinamento e di compromissione della salute dei capresi".